La zuppa di ceci neri e zucca è una deliziosa e corroborante zuppa con il must della stagione autunnale: la zucca!! Che vi piaccia oppure no (impossibile suvvia!) , la zucca impera fiera in quasi tutti i blog, riviste, magazine di cucina che si rispetti! Con i primi pallori (sembro ormai la sposa cadavere!)madre natura ci regala questo eccezionale ortaggio ricco di betacaroteni e sapete perchè?? Perchè il sole comincia a scarseggiare ed ecco allora arrivare nell’orto questo meraviglioso dono color arancio/giallo! Povero di grassi e calorie, una sola tazza al giorno di crema di zucca contiene il 200% della dose giornaliera consigliata di vitamina A. E udite, udite, fa bene anche alla prostata! (signori uomini, sull’attenti!) e previene le rughe (donne! Correte dal contadino! (no, non per sedurlo!) Ma andiamo avanti…
Ricordiamo che la zucca è de-li-zio-sa ed il gioco è fatto!
Serve aggiungere altro? Sìì i ceci neri!! Sono una varietà rarissima di ceci che si trova in Basilicata e Puglia (io l’ho acquistata qui in Trentino da un ortofrutta pugliese in effetti), la buccia nera caratteristica di questo legume antichissimo denota la sua ricchezza in ferro e proteine facendo di questo legume un toccasana per chi non si nutre con derivati animali. Questa zuppa di ceci neri e zucca in effetti è del tutto vegan. Golosissima e profumata grazie all’erba cipollina…
Andiamo a scoprire come prepararla!
Ah, dimenticavo. Oggi è l’appuntamento con la rubrica Light and Tasty, lo avevate intuito? Il tema è zucca…ça va sans dire…
INGREDIENTI PER 2:
Un pezzo di zucca da 500 g
200 g di ceci neri
erba cipollina
500 ml di brodo vegetale
1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva
1 scalogno
sale
1 punta di peperoncino se amate il piccante come me
In una padella fate rosolare lo scalogno tagliato sottile nell’olio evo. Aggiungete la zucca pulita e tagliata a pezzetti e fate soffriggere per qualche minuto. Unite dunque il brodo vegetale (o se preferite acqua) e fate cuocere fino a quando la zucca non è morbida. Frullate con un mixer ad immersione se volete un effetto più cremoso. Aggiungete l’erba cipollina sminuzzata finemente, regolate di sale e unite se volete del piccante. La sera prima avrete messo in ammollo i ceci neri (servono molte ore, la buccia è coriacea!) e li avrete poi fatti cuocere per almeno 2 ore in acqua bollente e salati infine. Porzionate in una ciotola la crema di zucca con al centro un mestolo di ceci neri e dell’ulteriore erba cipollina a completamento del piatto.
Felice autunno a voi!
Ed ora pasate dalle mie amiche per scoprire le loro proposte a base di zucca light and tasty!
La Frittatensuppe è una ricetta tipica della cucina austriaca e tedesca, assorbita per ovvie ragioni in Alto Adige! In realtà altro non è che una frittata tagliata a striscioline e servita in un buon brodo che permette con poco di ottenere un piatto corroborante e delicato, perfetto per le serate d’inverno!
La Frittatensuppe la trovate spesso anche nei menù svizzeri , ungheresi e francesi. Il brodo può essere di carne, di pollo o, meno frequente, vegetale. Io ho scelto quest’ultima soluzione.
Lo avrete capito da una ricetta dal fascino intramontabile tutto stile Südtirol, oggi c’è l’appuntamento con L’Italia nel Piatto! L’unica rubrica regionale che racchiude tutte le regioni italiane ogni mese, il 2 per l’esattezza, con un tema diverso. Quello di oggi è: pasta fresca. Ahimè non avendo tempo a disposizione ho preferito una soluzione che media tra il concetto di pasta fresca e l’idea di cucinare da sè un primo piatto senza comperare la pasta. E ora ditemi che…ricordavate quest’appuntamento!!!:D Vi ho beccato, eh? 😀 Vi tengo allenati e, a proposito….Se mi state leggendo sarà per la ricetta e dunque siete appassionati di cucina, oder? Ok, sooooo (ehmmm torno italiana), per tutti gli appassionati di cucina del Trentino zona lago e dintorni, volevo ricordare l’appuntamento a breve con i nuovissimi corsi di cucina che si svolgeranno a Riva del Garda, nella sede di Delta Cucine !
A breve seguiranno maggiori dettagli, se siete interessati scrivetemi pure! Delta Cucine ha creato un apposito spazio dedicato ai corsi, i tutorial, i workshop e le giornate con me ed altri blogger e chef! Ci sarà da divertirsi!!!!:-)
Ma torniamo alla nostra Frittatensuppe, la ricetta, semplicissima è qui:
PER 2 PERSONE
100 g di farina 00
latte fresco qb
2 uova biologiche
erba cipollina
sale, pepe
una noce di burro
PER IL BRODO VEGETALE:
2 carote,
2 coste di sedano,
una cipolla bianca,
una patata,
1 bacca di ginepro,
1 foglia di alloro,
sale e pepe
Preparate il brodo facendo bollire le verdure tagliate a pezzi e pulite in acqua per circa 2 ore. Quando è pronto, filtrate e tenete in caldo. Intanto in una ciotola rompete le uova e preparate una pastella con latte e farina. Mescolate con una frusta per evitare grumi. Unite l’erba cipollina tagliata a pezzettini, salate e pepate. Versate questa pastella nella padella con un po’ di burro e cuocete delle frittatine sottili a vostro piacimento Fate raffreddare ed arrotolatele su se stesse e tagliatele in modo da ottenere delle striscioline. Porzionate delle striscioline in ciascuna ciotola, coprite con brodo, aggiungete se volete del grana, una spolverata di pepe e servite con erba cipollina fresca a decorazione del piatto.
TEMPO DI ESECUZIONE: circa 2 ore e mezza.
Per la ricetta ho riadattato la versione che trovate sul libro Ricette dell’Alto Adige di Slow Food editore.
Ed ora passate dai miei amici delle altre regioni italiane!!!
La mosa e la trisa….Sinonimi? Così pare anche se secondo alcuni una veniva preparata con farina gialla mentre l’altra con quella bianca. Entrambe queste “zuppette” sono comunque delle “farinate” tipiche trentine che durante la cottura dovvano essere trisade ovvero ben mescolate affinchè non avessero a tacar zo ovvero bruciacchiarsi impoverendo un piatto già misero…Si soleva infatti dare questa minestra dolce ai bimbi ma anche ai grandi tant’è che alcuni studiosi delle tradizioni trentine la definiscono una “vivanda fatta d’acqua e farina usata da poveri uomini e contadini”.
Avrete capito dunque che con questa ricetta ritorna l’appuntamento con l’Italia nel Piatto con un argomento a me molto caro: le zuppe o minestre! Siete pronti dunque a scaldare la vostra giornata fredda e uggiosa (almeno qui in Trentino!) con un bel cucchiaio di tradizione italiana?
Eccoci dunque…A voi la semplicissima ricetta della grande tradizione culinaria trentina!
Che il sole (che stenta a mostrarsi) sia dentro e fuori di voi..
La tradizione vuole dunque che per ottenere la mosa o la trisa, bastasse far bollire l’acqua e il latte a cui si aggiungeva un pizzico di sale e rimestando di continuo si univa la farina gialla così da ottenere una “mosetta” o una “mosa” cioè un intruglio più o meno denso che si dava solitamente ai bambini con l’aggiunta, nei momenti di spreco, un po’ di burro e una spolverata di zucchero.
Ed ora…..passate a dare un’occhiata ai blog dell’Italia nel Piatto!!
E’ lunedì..BUON INIZIO SETTIMANA!!! E’…sempre difficile riprendere il ritmo post weekend ma..Ce la possiamo fare 😉 Ecco allora per il nostro appuntamento con la rubrica Light and Tasty che ritorna sempre con il colore bianco, aprire la settimana con una zuppa! Anzi, potrei dire soupe visto che è alle cipolle :))) Ma…insieme a questo prezioso alleato della salute troviamo anche il finocchio! Per dare cremosità invece dimenticate la panna! Che light sarebbe? Ecco dunque un altro prezioso alimento di colore bianco: lo yogurt, nel mio caso di soja, scegliete pure ciò che più vi piace e/o è nelle vostre abitudini alimentari, che siate vegani, intolleranti al lattosio e…onnivori!
Sapete le mille virtù del finocchio?
E’ molto ricco di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo,
utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi e stanchezza.
Contiene molte vitamine, in particolare la vitamina A, essenziale per
proteggere e mantenere sana la pelle e per regolare il funzionamento
della retina e della vista, la vitamina B, elemento fondamentale per il
corretto funzionamento del sistema nervoso e dell’apparato
cardiocircolatorio, e la vitamina C, sostanza molto importante nella
prevenzione di numerose patologie perché rafforza il sistema immunitario
e svolge un’efficace azione antiossidante.
Vi ho convinti???
Ecco a voi la ricetta e..Che il sole sia dentro e fuori di voi ! Sempre…
PER 4 PERSONE
3 Cipolle bianche piccole
3 finocchi
1/2 lt di brodo vegetale
1 cucchiaino di semi di finocchi
1 cucchiaio d’olio extravergine
3 cucchiai di yogurt (di soja acidulato con qualche goccio di succo di limone)
sale e pepe
Mondate e pulite i finocchi e affettateli sottilmente, sbucciate e tagliate le cipolle. In una padella scaldate l’olio e ponete a indorare le cipolle, aggiungete i finocchi e fateli cuocere 5 minuti mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno. Infine unite i semi di finocchio (a piacere). Versate il brodo e portate a ebollizione. Continuate la cottura a fiamma dolce coperto per circa 30 min. finchè i finocchi non risulteranno teneri. Frullate il tutto con un mixer ad immersione e rimettete sul fuoco (regolatevi, se è troppo densa unite brodo). Infine unite sale, pepe e lo yogurt acidulato. Guarnite con foglie di finocchio ciascun piatto e servite calda.
Ed ora passate a gustare i piatti delle mie favolose compagne d’avventura!
Amate come me le vellutate? Io le adoro!! Non riuscirei a trascorrere l’inverno senza mangiare una buona zuppa, crema o vellutata almeno una volta al giorno. Le trovo sempre appaganti, danno sazietà senza appesantire e se presentate in un certo modo sono persino chic! Questa vellutata di sedano rapa e mela arricchita con melagrana…Lo è davvero! La trovo persino adatta alla cena di Natale come piccolo “apripista”:-))) Questa ricetta è, neanche a dirlo essendo oggi lunedì, dedicata alla nostra rubrica settimanale “Light and Tasty”, le ricette buone, gustose e leggere del Lunedì. Il tema di questo mese di Dicembre che comincia proprio oggi è…ROSSO! Rosso Natale ovviamente, ma anche passione, amore, energia vitale. Vi auguro un Dicembre così. Pronto a sconvolgere la vostra vita dandole tutta l’energia che vi serve per affrontarla al meglio…..
Che il sole sia dentro e fuori di voi…
“Non entrare nella vita di qualcuno se non riesci ad essere un dono.”
N.Donald Walsch.
PER 3/4 PERSONE
1 sedano rapa
1 mela
1 melagrana
sale qb
olio extravergine d’oliva 2 cucchiai scarsi
1 cipolla piccola bianca o 1 cipollotto fresco
brodo vegetale qb
In una pentola fate imbiondire la cipolla nell’olio. Unite il sedano rapa pulito e tagliato a pezzetti grossolani, la mela anch’essa privata della buccia e tagliata a pezzi ed irrorate con il succo di una melagrana. Coprite con del brodo vegetale tanto quanto serva a far cuocere il tutto. Reagolate di sale. Quando sarà tutto morbido (massimo 15 minuti) frullate il tutto con un mixer ad immersione. Decorate con dei chicchi di melagrana (io a forma di cuore :)) e servite ben calda questa semplicissima vellutata che però vi scalderà il cuore e….l’anima!
Un piatto semplice…semplice!!! Una vellutata che nutre senza appesantire, gustosa e dolciastra…zucca, zafferano e latte di mandorla. Un sapore particolare e intenso, dolce. Vi piace? Spero di sì! Un’idea facile e veloce per una cena d’autunno con la zucca! Buona, di stagione e che vedrete ancora per un bel po’ sul mio blog 😉 Come sapete oggi torna il light and tasty e ….torna l’appuntamento con la cucina arancione! Sul mio blog oggi dunque questa vellutata molto semplice….ma che scalda con il suo colore e la squisita consistenza. E’ neanche a dirlo anche vegana, non contenendo nessun derivato animale. Non ne abbiamo bisogno, è già buona così, ha conquistato i iei ospiti per la sua delicatezza. E’, me ne rendo conto, un post piuttosto stringato…poche foto e poche parole. Sono sempre di corsa ma…non voglio proprio mancare!!!!
Vi abbraccio e….vi auguro un ottimo inizio settimana!
INGREDIENTI:
500 g di zucca già pulita a pezzettoni
1 scalogno
due foglie di salvia fresca
una bustina di zafferano
acqua qb
latte di mandorla (mezzo bicchiere)
sale qb
In una pentola fate soffriggere un cucchiaio d’olio evo con lo scalogno. una volta imbiondito unite la zucca, salate e fate cuocere qualche minuto a fiamma dolce. Unite il latte di mandorla e la salvia. Girate bene. A parte fate scaldare 250 ml d’acqua circa (dipende quanto la volete densa o meno) e scioglietevi lo zafferano. Unite alla zucca e fate cuocere fino a che risulti tenera. Frullate il tutto con il mixer ad immersione. Aggiustate di sale. Servite con crostini integrali se lo gradite.
Ci siamo, noi de L’Italia nel Piatto usciamo oggi con il 2° appuntamento della nostra rubrica! Siamo felici di parlarvi di….vino!!!! E dunque al tema che abbiamo definito: dalla…Cantina alla cucina!:-) Piatti e ricette a base di vino o come sapete essendo questo il 2° appuntamento mensile, storia e tradizioni dei vino italiani! Il Trentino ha grandi vini di eccellente qualità! La Strada del vino del Trentino è un percorso ideale per scoprire questa materia così preziosa in una regione che, di eccellenze, se ne intende alla grande!!Una
raccolta di prodotti che sono un vero piacere per il palato. Percorrendo la strada del vino troviamo paesaggi molto diversi nell’arco di pochi
chilometri, dalle acque del Lago di Garda alle viti della Piana Rotaliana, dalle cime dolomitiche di Madonna di Campiglio alla distesa della Valsugana, dalle strade rinascimentali di Trento alle piazze storiche di Rovereto. Cè da dire che la realtà vinicola trentina è storicamente legata ai vini rossi, il Teroldego in primis. La mia sceltà però in questa occasione è ricaduta su un vino che adoro e che trovo molto delicato, il Lagrein Kretzen ovvero rosato, che è un vino rosé molto apprezzato da noi donne 🙂 La cantina che ho scelto di omaggiare è quella di Mezzacorona alla quale sono particolarmente legata e della quale posso confermare la serietà e senza dubbio la capacità di portare alto il nome dei vini trentini. Grazie!!!!
Passiamo alla ricetta che è datata 1863 (!!) dal famoso ricettario Anna Kern..Una ricetta povera ma…ancora oggi ricca di fascino, storia e cultura, quella del Trentino!
La
realtà vinicola locale è storicamente legata alla produzione di vini
rossi, soprattutto nella piana rotaliana ove alligna il principe dei
vitigni trentini, il Teroldego (nell’immagine un calice di Teroldego
rotaliano Doc sotto la cupola del MART, il Museo d’arte moderna e
contemporanea di Rovereto). Proseguendo lungo l’asta dell’Adige, verso
sud nella zona di Rovereto e Isera, troviamo il Marzemino ricorcelebrato
anche nel Don Giovanni di Mozart.
Oggi le uve a bacca rossa rappresentano mediamente il 30% del totale.
– See more at:
http://www.palazzoroccabruna.it/it/enoteca_e_cucina/vino_trentino/altri_vini_rossi/Pages/default.aspx#sthash.hulSPB69.dpuf
La
realtà vinicola locale è storicamente legata alla produzione di vini
rossi, soprattutto nella piana rotaliana ove alligna il principe dei
vitigni trentini, il Teroldego (nell’immagine un calice di Teroldego
rotaliano Doc sotto la cupola del MART, il Museo d’arte moderna e
contemporanea di Rovereto). Proseguendo lungo l’asta dell’Adige, verso
sud nella zona di Rovereto e Isera, troviamo il Marzemino ricorcelebrato
anche nel Don Giovanni di Mozart.
Oggi le uve a bacca rossa rappresentano mediamente il 30% del totale.
– See more at:
http://www.palazzoroccabruna.it/it/enoteca_e_cucina/vino_trentino/altri_vini_rossi/Pages/default.aspx#sthash.hulSPB69.dpuf
Preparazione:
Tostare del pangrattato (io ne ho messi 4 cucchiai), finche’ diventa ben dorato.
Versarlo in una pentola, bagnarlo con vino (io un Lagrein rosé) e brodo vegetale,
aggiungere della cannella, dello zucchero e la scorza di 1 limonebio. Far cuocere finche’ la
minestra diventa densa. E’ considerato un primo piatto dolce o anche un buona chiusura di un pasto leggero. Facilissima ricetta povera che i nostri bisnonni e nonni ben ricordano!
E per preservare la tradizione del nostro Belpaese, abbiama creato il blog de L’Italia Nel Piatto!!!! Il blog che parla di tradizioni enogastroniche, folklore e storia della nostra Italia! Aiutateci a farlo conoscere e…crescere (presto scoprirete come!) Ma intanto, sbirciate il blog 😉
Ed ora facciamo insieme il giro alla scoperta delle altre ricette tutte dalla cantina alla….cucina!!
Ci siamo, oggi si inzia con una nuova settimana… Il lunedì come sapete è dedicato alla ricette light ma ..tasty!;) Ma con una piccola novità 😉 Vogliamo introdurre in una stagione come l’autunno…i colori! Eh sì, la nostra Cinzia le pensa proprio tutte ( ed io sono sempre entusiasta quando a proporre novità ci pensa qualcun altro! Rischio di sembrare quasi..troppo rivoluzionaria spesso :)). Eccoci allora proporre un intero mese dedicato ai colori. Si inzia con il verde! Troverete delle splendide ricette leggere e gustose tutte in questo meraviglioso e caldo colore che ritroviamo nella natura come suo simbolo. Io ho scelto di proporvi una deliziosa e freschissima crema di broccoli (fanno bene e sono di stagione) servita con dell’extravegrine a crudo, pistacchi e mentuccia fresca. I broccoli sono ortaggi ricchi di sali minerali (calcio, ferro, fosforo e potassio), vitamina C, B1 E B2; 7Provate questo delizioso ortaggio in una crema ottima fredda ma anche tiepida o calda. Molto autunnale (nontsante l’autunno la mia pianta di menta sta buttando foglie che è una meraviglia :)). Quando non avete tempo e volete proporre comunque un piatto sano e goloso (e senza derivati animali:)), cimentatevi con questo 🙂
Che il sole sia dentro e fuori di voi…
1 BROCCOLO
PISTACCHI INTERI NON SALATI E SGUSCIATI
MENTUCCIA FRESCA
SALE, PEPE BIANCO
OLIO EXTRAVERGINE QB
BRODO VEGETALE
In una capace pentola fate cuocere il broccolo nel brodo vegetale fino a che non risulta tenero. Frullatelo con il mixer ad immersione, salate e pepate, unite una manciata di pistacchi tritati. Servite con i pistacchi interi sgusciati non salati e tostati, un filo d’olio evo a crudo. Decorate con foglie di menta fresca.
Ed ora passate dalle mie amiche per conoscere i loro piatti tutti…verdi!!!
Ed eccoci giunti al 2 Settembre e….all’appuntamento con la cucina regionale e la rubrica l’Italia nel Piatto! Vi sembra strano? Beh…questa è una delle novità di cui vi parlavo qualche giorno fa 😉 Ci saranno a partire da questo mese ben 2 appuntamenti (imperdibili!) il 2 di ogni mese appunto con le ricette della tradizione italiana e…..il 16 con un viaggio attraverso i profumi, i prodotti, la storia, la cultura e molto altro del nostro Bel paese! Insomma grandi novità che siamo lieti oggi di comunicarvi a gran voce! L’Italia è pressocchè riunuta (purtroppo abbiamo avuto una piccola défaillance da parte del Piemonte) ma…non potete non seguire questi viaggi ora bimensili alla scoperta del nostro paese che, seppur a volte bistrattato, conserva il suo fascino e la sua grandezza a tavola e non solo (e lo scoprirete presto con noi!;-)). Felicissima di queste novità vi …svelo subito la sezione di oggi…FINE ESTATE! I prodotti della terra (frutta, verdura ed altro). Io ad esempio ho scelto di presentare un “frutto” dei nostri amati boschi trentini: il fungo! Andando a spasso per la Val di Fiemme con tanto di cestino (no, non sono Cappuccetto Rosso!:-)), ho raccolto insieme ad un esperto dei meravigliosi finferli e porcini! Da noi abbondando proprio alla fine dell’estate….Agosto/Settembre. Questa zuppa ai finferli è un classico della cucina trentina…io la definisco STREPITOSA. Velocissima da fare, senza grassi quali panna ed affini…. Cosa volere di più?? PROVATELA!
Vi lascio alla ricetta e…al sole dentro e fuori di voi <3
Ingredienti: 100 g. di farina 2 litri circa di brodo vegetale
500 g. di finferli freschissimi
1 cipolla tritata finemente 1 spicchio d’aglio
prezzemolo tritato qb
olio extravergine d’oliva
formaggio grana trentino grattugiato
100 g di burro di malga
In una casseruola fate sciogliere il burro, aggiungete la
farina e mescolate con una frusta a fiamma viva ed energicamente
finche’la farina scurisce. Aggiungete il brodo
bollente e far cuocere per circa un’oretta. In una padella far
rosolare a fiamma dolce olio, cipolla, aglio e finferli bagnandoli con 1/2 bicchiere di
vino bianco. Mescolare continuamente fino a che non sia evoporato il brodo. A questo punto
unire i due preparati in una pentola e proseguite la cottura per
circa un’ora. Ponete la zuppa ai finferli in dei cocci ed unire abbondante grana trentino. Fate gratinare al forno e servite con dei crostoni di pane abbrustolito. La ricetta viene direttamente dal grande libro della cucina di montagna trentina!
Ed ora…fate un salto dai miei compagni d’avventura alla scoperta delle loro ricette di fine estate!
ZUPPA AGLI ASPARAGI E LATTE DI COCCO PROFUMATA AL CURRY
Non so voi ma io adoro i contrasti particolari…Dolce/salato soprattutto. Ma anche unione di gusti insoliti per i nostri palati “europei”. Questa ricetta nasce dalla voglia di riprodurre a casa una zuppa assaggiata in un ristorante in Germania. Asparagi e latte di cocco…Con uno stacco cromatico piacevole alla vista, il giallo del curry. Provate questa delizia da mangiare anche fredda nelle sere d’estate. Una sorpresa al palato se amate il cocco come me fa per voi…. <3
BUON VENERDI Con …
Il sole dentro e fuori di voi …
ZUPPA DI ASPARAGI E LATTE DI COCCO
INGREDIENTI:
500 g di asparagi verdi freschi
1 lattina di latte di cocco
1 cipolla bianca piccola
curry per spolverizzare
sale qb
zenzero in polvere 1 cucchiaino
Pulite gli asparagi eliminando la parte legnosa finale e pelateli con un pelapatate. Cuoceteli a vapore fino a che sono teneri (con un pizzico di sale). A parte fate appassire la cipolla in un goccio d’acqua ed unite il latte di cocco, lo zenzero e fate sobbolire. Unite metà gli asparagi tagliati e frullate con un mixer ad immersione. Aggiungete gli altri asparagi tagliati a pezzetti, zenzero a piacere, salate a vostro gusto e terminate con una generosa spolverata di curry.